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Tra le due forme classiche della poesia giapponese, lo haiku di tre versi e il tanka di cinque, in Occidente soprattutto la prima ha avuto un'ampia diffusione, tanto da influenzare molti poeti tesi a un'espressione essenziale, a un linguaggio depurato da tutti gli elementi superflui. Ma il tanka (struttura strofica di 5-7-5-7-7 sillabe) è una forma lirica non meno importante dello haiku: la sua storia in Giappone comincia nell'ottavo secolo dopo Cristo e si sviluppa, attraverso molte e complesse vicende, sino ai nostri giorni. "La nuca di Maitreya" raccoglie più di duecento tanka di Makiko Kasuga, una delle più celebri autrici di tanka viventi in Giappone. Curato da Yasuko Matsumoto e Paolo Lagazzi (entrambi ben noti agli appassionati di poesia giapponese per le precedenti antologie da loro allestite), il libro offre un panorama lirico di straordinaria suggestione e finezza, capace di coniugare uno sguardo sapiente e antico sulle cose con una visione del mondo estremamente originale e moderna, nutrita di sofferenza e ironia, di senso del mistero e di asciutta, indomita passione.